Troncato; nel primo d’argento alle due stelle di otto punte di rosso poste in fascia; nel secondo di rosso alla stella di otto punte d’argento.
L’elegante stemma di Asso, presente nei principali stemmari medievali, tra cui il quattrocentesco Carpani e il seicentesco Cremosano, ricorda nei colori l’argento e il rosso, gli stessi dell’arcivescovo di Milano, l’emblema di tutta la Vallassina. Asso, infatti, dà il nome alla valle omonima, che acquisì, dopo la Pace di Costanza, nel 1183, autonomia propria. Questa comunità godette di privilegi speciali, emanando leggi e propri statuti. Il nome del paese deriva quasi certamente dalla parola celtica as col significato di sorgente, alludendo al Lambro che, nascendo dalle pendici del San Primo, lambisce l’abitato. Asso potrebbe anche alludere alla parola inizio, considerata la sua posizione all’imbocco della Vallassina. Le tre stelle, ciascuna formata da otto punte, rimangono un simbolo oscuro. Poiché la valle scorre nella porzione delineata tra i due rami del lago di Como, il Triangolo Lariano, è plausibile supporre che le figure disposte nello stemma possano ricordare questa particolarità geografica. L’ipotesi più suggestiva prende in considerazione le stelle ai vertici di un triangolo, rappresentando così i Comuni di Lecco e Como. Il paese di Asso, in posizione centrale, è ricordato dalla stella d’argento.