D’azzurro, al castello d’argento, chiuso, finestrato e murato di nero, torricellato di uno, merlato alla guelfa, fondato su campagna di verde.
Il castello, come unico elemento costitutivo a rappresentare le due realtà di Capiago e Intimiano, è raffigurato sullo stemma del Comune, non ancora concesso, donato dal sindaco Camillo Livi il 4 novembre 1967 e benedetto di fronte alle più alte cariche istituzionali. Una rocca i cui ruderi sono tuttora presenti sorgeva sulla sommità del monte Croce nel territorio di Capiago. L’altra struttura fortificata era la dimora di Ariberto da Intimiano, arcivescovo di Milano. Capiago Intimiano però possedeva uno stemma regolarmente approvato con regio decreto del 13 novembre 1942. Le realtà comunali erano rappresentate con maggiore incisività e appropriatezza. Per Capiago, oltre al castello, due trofei romani e il corno da caccia a ricordo dei numerosi ritrovamenti e reperti storici rinvenuti nel territorio. Per Intimiano era raffigurato il Carroccio trainato da buoi con tanto di stendardo e l’altare sormontato dal drappo bianco con la croce rossa. Il Comune non adottò mai questo stemma perché troppo complesso per le molteplici figure. Nonostante l’indiscutibile valore storico del Carroccio, lo stemma fu semplificato lasciando soltanto la figura del castello; non furono però mai avanzate domande di concessione.