Partito: nel primo, d’azzurro, al ramo di castagno di verde, posto in palo, fogliato di venti, dello stesso, fruttato di cinque, d’oro, tre frutti contigui in capo, il quarto, nel fianco sinistro, il quinto nel cantone destro della punta; nel secondo, d’argento al leone di nero.
Le due realtà cittadine vengono rappresentate con la stessa importanza in questo stemma concesso il 12 ottobre 1987 sulla base di un progetto elaborato dallo Studio Araldico di Genova. Per Casnate, il ramoscello di castagno, alludente al nome del paese, è stato ripreso da un sigillo risalente al 1500 conservato al Museo Civico di Como. La disposizione del ramo e delle foglie è identica; i ricci sono stati smaltati d’oro per evidenziare con maggiore enfasi l’etimologia del paese. Per quanto riguarda l’altra frazione, Bernate, il leone è stato ripreso dallo stemma della famiglia Ordoño de Rosales, feudatari del nucleo cittadino. In realtà l’elemento caratteristico dello stemma della famiglia, originaria della Castiglia in Spagna, è la rosa disseminata per l’intero scudo. Il fiore avrebbe potuto rendere lo stemma cittadino più caratteristico e attinente alla storia del paese. Nel bozzetto originale, invece, il leone fu inserito per sbaglio nella parte dello scudo riservata a Casnate. Una volta accortosi dell’errore, l’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri rimise il leone nella giusta partizione dedicata a Bernate. Ricomparve anche il ramoscello di castagno. Le rose purtroppo non furono aggiunte.