Partito: nel primo d’azzurro, alla stella d’oro, accostata da due ramoscelli di alloro posti in decusse; nel secondo, campo di cielo, alla torre posta su una montagna degradante verso il lago, il tutto al naturale.
Attorno agli anni Quaranta del secolo scorso, il podestà Danilo Antonini deliberò l’approvazione di uno stemma elaborato dallo Studio Araldico di Padova. Con questo emblema si volevano ricordare la storia e le famiglie feudatarie del paese. Come omaggio alla dinastia Rusca fu inserito un leone rampante, cioè in piedi con le zampe anteriori sollevate, tenente una mela cotogna. I colori di rosso e d’argento erano della città di Milano a ricordo di Francesco Sforza che concesse il feudo a Franchino Rusca per gli omaggi ricevuti. Accanto al leone era raffigurata la torre di Osteno sulla riva del lago di Lugano. Questo progetto non ebbe seguito e venne dimenticato nei faldoni dell’Archivio di Stato di Roma. Lo stemma attuale del paese, di cui non si conosce l’origine, sembra essere la rielaborazione parziale di quello precedente. Al posto del leone, simbolo della famiglia feudataria dei Rusca, è stata inserita la stella accostata da due ramoscelli di alloro. Probabilmente nel disegno originale, nella prima parte dello scudo, era stato inserito l’emblema della Repubblica italiana. Sarebbe opportuno ridisegnarlo tenendo conto del vecchio, per avere finalmente lo stemma ufficiale del paese.