Di rosso, alla punta di verde, accompagnata in capo da tre stelle, d’oro, male ordinate; la punta fondata sulla campagna di argento alle due fasce ondate d’azzurro.
Proposto da Carletto Genovese
Cusino, ai piedi del monte Pidaggia, è il primo Comune che si incontra entrando nella Val Cavargna, provenendo da Carlazzo. Lo stemma proposto, essendone il paese sprovvisto, si basa sugli aspetti geografici dell’abitato, non avendo storia da cui dedurre l’emblema. L’etimologia del nome del paese è controversa. La prima ipotesi vuole che derivi dal fiume Cuccio, che lambisce il territorio. Infatti, nel comprensorio comunale confluiscono i due rami del corso d’acqua: il Cuccio di Cavargna e il Cuccio di San Bartolomeo. Cuccino, da cui Cusino, dunque, sarebbe il diminutivo del nome con riferimento all’esiguità dei corsi prima di confluire nel fiume vero e proprio. Le due fasce poste nella parte bassa dello stemma alludono ai corsi d’acqua che scorrono nel paese. L’altra ipotesi vuole che la parola Cusino derivi da cucco, altura tondeggiante, o da cuch, cioè sasso aguzzo, quindi si deduce che il monte sovrastante il paese, il Sasso di Cusino, possa avergli dato il nome. La punta di verde, in araldica, è la figura triangolare delineata dall’unione di due linee che si incontrano al centro dello stemma. Le stelle ricordano le frazioni del paese: Bertagno, Pala e Pomè.