Troncato: nel primo di verde alla testa di mulo strappata d’oro, accostata a destra e a sinistra da due stelle del secondo di otto raggi; nel secondo d’azzurro, al ponte d’argento, di una sola luce, murato di nero; accompagnato in punta da una ruota da mulino.
Proposto da Carletto Genovese
Primo Comune che si incontra percorrendo la Valle d’Intelvi partendo da Argegno, Dizzasco è un vivace borgo formato da caratteristiche case in pietra e diverse frazioni. Il paese non possiede ancora uno stemma ufficialmente riconosciuto. Quello qui presentato vuole ripercorrere i tratti peculiari di questo paese. Il ponte d’argento è il particolare manufatto in pietra costruito sul Telo in stile romanico. Poiché le acque del torrente riuscivano ad azionare numerose ruote da mulino, il territorio di Dizzasco era meglio conosciuto come la Valle dei mulini. Nella parte superiore dello stemma, su fondo di colore di verde a ricordo della lussureggiante natura della Valle d’Intelvi, le stelle alludono ai due nuclei principali del paese, Dizzasco e Muronico. La testa di mulo è per ricordare gli abitanti che venivano chiamati con l’appellativo di asini: la leggenda vuole che per pulire il paese dalle erbacce alcuni asini furono issati con delle corde appese al campanile; poco dopo perirono per soffocamento. Questi animali, fedeli compagni di lavoro dei montanari, che pazientemente hanno trasportato per secoli legna, farina, pietre, e anche i piccoli commerci delle botteghe ambulanti di allora, sono ricordati con delle feste popolari.