Interzato in fascia: nel primo di rosso, all’aquila di nero, coronata all’antica di quattro punte visibili, di nero; nel secondo, d’oro, alla lettera maiuscola F di azzurro, accompagnata da due gigli, di rosso; nel terzo, d’argento, alle tre bande di rosso.
Diversi progetti furono approntati per il nuovo Comune nato dalla fusione di Gaggino e Camnago Faloppia, avvenuta nel 1928. Tutti i disegni rispecchiavano le caratteristiche peculiari dei due nuclei cittadini ed erano legati dall’elemento comune del torrente Faloppia, da cui deriva il nome del paese, rappresentato da una fascia o da una banda. In uno di questi, particolarmente originale, per gli abitanti di Camnago, in dialetto chiamati tri suu, vennero inseriti tre soli; mentre per quelli di Gaggino, i fulcitt, furono disegnati tre falcetti in verticale. Lo stemma attuale invece è una rivisitazione dell’emblema dei de Gazino, effigiato nello stemmario Carpani, nel cui scudo al centro è raffigurata una gazza. Nella maggior parte degli stemmi della raccolta, sono presenti figure o cose richiamanti il nome stesso, anche se non sempre con rigore etimologico. Nello stemma di Gaggino, in quello ufficialmente concesso il 27 novembre 1992, il grazioso pennuto è stato tolto, eliminando quell’unico elemento parlante che caratterizzava lo stemma, stravolgendo un bellissimo scudo medievale; al suo posto è stata inserita la F di azzurro. Le bande nella parte inferiore sono il simbolo della comunità di Faloppio e l’aquila, probabilmente, una concessione imperiale.