Di rosso a cinque spighe di grano d’oro poste a ventaglio, legate con un nastro svolazzante d’argento, nodrite in un vaso di cristallo.
Il Comune di Grandate avviò l’iter burocratico per la concessione dello stemma agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso. Con delibera del consiglio comunale del 10 aprile 1973, l’amministrazione civica del paese diede formale incarico allo Studio Araldico di Genova. All’inizio furono intraprese delle ricerche presso gli Archivi di Stato di Milano e di Como per escludere che non vi fosse uno stemma attribuibile alla comunità di Grandate. Accertato che il paese non possedeva uno stemma, si decise di costruirne uno nuovo sulla base della relazione storica allegata alla documentazione. Con questo stemma, Grandate vuole ricordare la propria storia e la principale fonte di ricchezza del paese. Il vaso di cristallo con la base esagonale, la cui forma in araldica rimanda alla figura professionale delle arti e dei mestieri, è simbolo delle numerose cristallerie esistenti e tuttora presenti sul territorio. Le spighe di grano poste a ventaglio nel vaso, legate alla base da un nastro d’argento, rievocano la fertile agricoltura locale. Lo stemma fu approvato dall’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio perché era conforme alle regole araldiche e concesso il 4 aprile 1974.