D’argento, al castello di rosso, torricellato di due pezzi, accostato ai lati da due alberi di pino al naturale; il tutto fondato sulla campagna di verde.
Si possiedono poche notizie sullo stemma di Inverigo, la documentazione ritrovata presso l’Archivio di Stato di Roma risulta essere scarna. Tuttavia è facile comprendere il significato dei simboli, perfettamente riconducibili alla realtà del paese. Nello stemma di Inverigo, proposto attorno agli anni Trenta, è raffigurato un castello, dimora della famiglia Crivelli, tuttora esistente, situato all’incrocio delle due direttrici stradali più importanti della Brianza, la statale Vallassina e la Como-Bergamo. I pini, ai lati del fortilizio, indicano una delle piantagioni caratteristiche del luogo ma possono alludere molto probabilmente al caratteristico viale dei Cipressi che collega il castello alla chiesa di Santa Maria della Noce, realizzato dal feudatario locale, Gian Battista Crivelli, per agevolare la discesa verso il luogo di culto, essendo il Crivelli uomo di fede. Nel verde della campagna, cioè la parte bassa dello stemma, si vogliono ricordare l’agricoltura, attività tipica del luogo, e l’altura del paese che sorge su una collina prospiciente la Valle del Lambro. Lo stemma fu riconosciuto con il regio decreto del 6 luglio 1939.