Di rosso, alla ruota dentata e raggiata di oro, accostata in capo da tre stelle (6) di argento, poste in fascia, ed in punta da uno specchio d’acqua d’azzurro fluttuoso d’argento.
Dopo essersi accertato nei vari archivi storici che il Comune di Laglio non possedeva uno stemma proprio, il sindaco Andrea Taroni, con delibera di consiglio comunale del 9 aprile 1954, diede incarico allo Studio Araldico di Genova per l’elaborazione di un progetto. Secondo la relazione allegata alla documentazione, lo stemma doveva basarsi sulle caratteristiche industriali e topografiche del luogo. Per cui nella ruota di oro dentata e raggiata si vogliono ricordare le attività industriali con gli stabilimenti metallurgici che davano benessere al Comune. Le industrie riguardano la produzione di reti metalliche, sebbene, ormai, la produzione cantieristica sia molto diminuita. Le stelle nel capo, cioè nella parte alta dello stemma, rappresentano le frazioni del paese: Ticée, Germanello, Ossan, Soldino e Torriggia. Lo specchio d’acqua nella parte inferiore dello scudo si riferisce al lago su cui il piccolo paese si affaccia. Lo stemma ufficiale del Comune riporta alcune lievi differenze rispetto al disegno effettivamente concesso il 13 febbraio 1957 e si rifà alla versione prima dell’approvazione. Sul gonfalone invece risulta raffigurato lo stemma corretto.