Partito: nel primo, d’oro, alla lettera maiuscola L, di rosso, accompagnata da due stelle di sei raggi, dello stesso, una in capo, una in punta; nel secondo, di rosso, alla lettera maiuscola L, rivoltata, di oro, accompagnata da due stelle di sei raggi, dello stesso, una in capo e una in punta.
La pratica di concessione dello stemma, inoltrata in contemporanea con quella del paese di Lurago d’Erba, il 7 novembre 1930, fu affidata a Caterina Santoro, direttrice dell’Archivio di Stato di Milano, che si era interessata alla storia del piccolo Comune. Diversamente dall’arma civica del paese confinante, riconosciuta in pochi anni, lo stemma di Lambrugo fu approvato dopo sessant’anni con il decreto di concessione del 30 ottobre 1992. Ritrovato nella poderosa raccolta Bonacina dell’Archivio Vallardi di Milano, l’emblema dovette ricevere il benestare della Commissione Araldica Lombarda perché varie famiglie con il cognome Lambrugo o da Lambrugo possedevano uno stemma simile. In merito alla sua appartenenza alla comunità, sicuramente le due L speculari rimandano immediatamente al toponimo e più precisamente alla sua iniziale. La seconda L alluderebbe al fiume Lambro che scorre nel declivio sottostante formando una superficie d’acqua in cui il paese si rispecchia. L’insegna del Comune è l’unica in tutta la provincia di Como ad avere nel proprio scudo le lettere secondo questa disposizione. Le stelle sono il simbolo del paese. I colori d’oro e di rosso potrebbero richiamare quelli dello stemma del capoluogo.