Trinciato d’argento e di verde, alla banda d’azzurro, accostata in capo da tre croci scorciate poste in banda, in punta dalla conchiglia d’oro.
Proposta di Carletto Genovese
Il piccolo paese montano, situato nella valle omonima, nascosto dal monte Sasso Pelo, che preclude la vista del lago, non possiede uno stemma. La caratteristica peculiare di Livo è la presenza di una doppia chiesa dedicata allo stesso santo, san Giacomo, la cui venerazione è molto diffusa tra gli abitanti. L’iconografia classica lo vede raffigurato con la borsa e il bordone, o bastone, del pellegrino perché secondo la leggenda la sua missione era quella di evangelizzare. Le sue spoglie, dopo decapitazione, furono portate nell’estremo punto occidentale della Spagna, in Galizia. L’altra figura iconografica del santo è la conchiglia del pellegrino appuntata alle vesti. Lo stemma proposto per questo Comune prende in considerazione le caratteristiche geografiche e storiche del paese. Per quanto riguarda le prime, la banda d’azzurro ricorda il fiume Livo da cui prende il nome il paese e il piccolo laghetto Darengo, meta di piacevoli escursioni nella natura. La posizione montana è data dal colore verde del fondo. Le tre piccole croci scorciate alludono ai luoghi di culto e al territorio delle Tre Pievi e, infine, la conchiglia è il simbolo di san Giacomo, patrono del paese.