D’oro a tre bande d’azzurro ondate d’argento; sul tutto un abete sradicato di verde, accostato da due foglie di gelso, pure di verde, ed accompagnato nel cantone sinistro del capo da una spiga di grano al naturale e nel cantone destro della punta da un grappolo d’uva di nero pampinoso di due.
Con delibera del 13 gennaio 1954, il consiglio comunale approvò lo stemma chiedendone l’autorizzazione all’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo stemma fu concesso con il decreto del presidente della Repubblica del 3 febbraio 1971. Approntato dalla stessa amministrazione comunale, guidata dal sindaco Stefano Puricelli, il progetto dello stemma si basa essenzialmente sulle caratteristiche idrografiche e agricole del territorio. Nel Comune di Locate Varesino, appartenente al Contado del Seprio, non si segnalano episodi storici di particolare importanza. Le tre bande d’azzurro con delle onde d’argento simboleggiano i fontanili, zone sorgive di acqua, parzialmente convogliati in condutture sotterranee: Gradaluso, meglio conosciuto come fontanile di Tradate, Rile e Rabau. L’abete, posto al centro dello scudo, di cui si vedono le radici, fa riferimento alla ricchezza del patrimonio boschivo tutelata dal Parco della Pineta, i cui confini corrono nella parte nordorientale del paese. Le foglie di gelso, la spiga di grano e il grappolo d’uva, disposti negli unici spazi liberi dello scudo, rappresentano i maggiori prodotti agricoli e l’economia del paese.