Trinciato dentato: al primo d’argento alla torre di rosso; al secondo di rosso al leone rampante d’oro.
Elaborato dalla direttrice dell’Archivio di Stato di Milano Caterina Santoro, la stessa che ha curato il progetto di Lambrugo, lo stemma di Lurago d’Erba fu approvato con delibera di consiglio comunale del 15 novembre 1930. Le motivazioni allegate alla documentazione, sono essenzialmente storiche; con pochi elementi lo stemma di Lurago d’Erba ricorda il suo passato e rende omaggio alle famiglie feudatarie. Il Comune, si legge nel fascicolo, insieme con Colciago e Calpuno aveva fatto parte del feudo della pieve di Incino concesso da Gian Galeazzo Visconti ai Dal Verme nel 1486. Successivamente una parte passò sotto la signoria della famiglia Bentivoglio; la restante, dopo essere rimasta fino al 1656 sotto i Dal Verme, divenne di proprietà dei Giussani. Originaria di Lurago fu la famiglia dei Balbiani, mentre i Sormani furono tra i più ricchi possessori. La dentellatura della particolare suddivisione del trinciato, cioè in diagonale, è desunta dallo stemma dei Bentivoglio; la torre nella parte superiore dello scudo è il simbolo della famiglia Giussani; mentre il leone rampante evoca le famiglie Sormani e Balbiani. Lo stemma del Comune fu concesso con regio decreto il 17 giugno 1937.