D’argento al castello di rosso, merlato alla guelfa, murato e chiuso di nero, fondato su di una montagna di verde, accompagnato in capo da una ruota d’acciaio, dentata di dodici, addestrato da una spiga di grano al naturale e sinistrato da un grappolo d’uva di nero, stelato e pampinoso di due di verde.
Diversi progetti furono presi in considerazione prima di arrivare allo stemma definitivo attualmente in uso dal Comune. In quelli precedenti, elaborati dallo Studio Araldico di Genova, venivano raffigurati elementi e simboli del tutto generici e adattabili a qualsiasi Comune. Si era anche pensato di inserire le sei navicelle di incenso, oggetti caratteristici dell’insegna degli Odescalchi, feudatari del paese. Le proposte non trovarono consenso da parte dell’amministrazione comunale. Soltanto verso gli inizi degli anni Settanta del secolo scorso, si riuscì a trovare nello stemmario Cremosano sotto la voce de Montano l’emblema riferibile al paese. La figura del castello con le due torri, particolarmente gradita al Comune, poteva ben rappresentare i nuclei abitativi di cui è composto Montano Lucino. La montagna di verde allude certamente al nome del paese e alla sua posizione collinare. Vennero aggiunti la spiga di grano e il grappolo di uva per evidenziare l’aspetto rurale, mentre la ruota dentata d’acciaio si riferisce alla fiorente industria sviluppatasi nella parte bassa del paese. Lo stemma fu concesso con il decreto del presidente della Repubblica del 29 agosto 1974.