Di azzurro, alle tre montagne di verde, la centrale con i declivi visibili e fondata in punta, le laterali fondate in punta e uscenti dai fianchi, parzialmente celate dalla montagna centrale, esse montagne sormontate dalla lettera maiuscola M, d’oro, posta nel punto d’onore, accompagnata da quattro stelle, di otto raggi, d’argento, due a destra, due a sinistra, ordinate in palo.
Concesso dal decreto del presidente della Repubblica del 4 aprile 2007, lo stemma di Montemezzo colmava la mancanza dell’emblema civico in uno dei pochi Comuni altolariani che ancora non ne possedevano. Furono approntati diversi progetti prima di arrivare allo stemma attuale. Per ricordare l’appartenenza al territorio delle Tre Pievi si era pensato di inserire una croce di rosso e per evocare il patrono del paese, san Martino, la raffigurazione del coltello, simbolo dell’altruismo del santo nell’intenzione di stracciare le proprie vesti per donarle ai poveri. Questi progetti non furono presi in considerazione dall’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, invece, presentò diversi bozzetti alludenti al nome del paese. Lo stemma attuale fu scelto essendo il miglior progetto nell’evocare l’etimologia del nome e l’essenza stessa del Comune. Al centro dello scudo su fondo azzurro la grande lettera maiuscola M d’oro, tradizione consolidata per i piccoli paesi, ricorda l’iniziale del Comune. Le stelle che circondano la lettera si riferiscono all’abitato di Montemezzo. Infine, nella parte inferiore dello scudo, le tre montagne, la cui vetta centrale, che si staglia sopra le altre, rievoca il nome del paese.