Inquartato: il primo d’oro ad una sbarra di rosso caricata dalla scritta in caratteri maiuscoli di nero MONS ORPHANUS; il secondo d’azzurro ad un colle di verde sostenente nella sommità i ruderi di un castello al naturale; il terzo di verde ad un laghetto di azzurro; il quarto d’oro ad una fascia di rosso caricata da tre stelle d’oro.
Secondo una leggenda orale, il lago del paese ebbe origine dalle lacrime del piccolo monte Orfano, che dopo la formazione della catena alpina si era trovato abbandonato e lontano dagli altri monti. Nel bacino d’acqua così formato, l’infelice altura, specchiandosi, poteva vedere un altro monte simile a sé, sentendosi finalmente meno solo. Nella prima parte dello stemma smaltata d’oro, sulla sbarra di rosso è caricata l’etimologia del nome del paese, MONS ORPHANUS, per ricordare la montagnola staccata dal resto delle altre. Il rilievo montuoso è ben evidenziato nella seconda parte; sulla sua sommità sono raffigurati i ruderi di quello che doveva essere il castello, uno tra i più famosi, perché vi trovò riparo il Barbarossa dopo la sconfitta della battaglia di Tassera. Il lago, altro elemento peculiare che caratterizza il piccolo paese, è disegnato secondo la sua forma topografica in basso a destra. La storia, infine, viene ricordata con le tre stelle poste nella parte bassa; esse alludono ai vari ritrovamenti durante gli scavi: la palafitta, la necropoli e le epigrafi che testimoniano dell’esistenza di Montorfano sin dall’antichità. Lo stemma fu concesso con il decreto del presidente della Repubblica il 15 settembre 1979.