D’azzurro a tre castelli d’argento bastionati d’un pezzo, posti uno-due, su un paesaggio montuoso al naturale, il tutto sormontato da una corona marchionale d’oro.
Sono essenzialmente storiche le ragioni per cui l’amministrazione comunale guidata dal podestà Vitaliano Salice nel 1931 scelse questo stemma: «(…) con i tre castelli si voleva ricordare la possente costruzione edificata presso il Sasso, nota località di Musso, e con la corona il titolo di marchesato riconosciuto da Carlo V il 25 maggio 1528». Le tre fortificazioni facevano parte di un’unica struttura. Quando Gian Giacomo de’ Medici, meglio conosciuto come il Medeghino, si insediò nel castello, potenziò il Sasso, naturale sbarramento alle invasioni barbariche, facendo costruire tre gruppi di fortificazioni dislocate in altezza; il primo, un molo in prossimità della riva del lago per proteggere la flotta, dotato di una torre di avvistamento che sorvegliava anche la strada Regina. La seconda roccaforte a metà sperone dove fu edificata la chiesetta di Santa Eufemia. La terza, più in alto, era la fortificazione denominata La Tagliata, dal grande taglio praticato nella roccia per contrastare un’eventuale invasione e l’attacco da parte dei Grigioni attraverso il passo dello Jorio. Lo stemma così come è disegnato è stato ripreso da una raffigurazione apposta sulla facciata del municipio di Musso, la corona marchionale non è nella sua configurazione araldica.