D’oro ad un monte all’italiana di tre vette di verde uscente dalla campagna d’azzurro; il tutto sormontato da un’aquila di nero dal volo spiegato.
Il primo progetto dello stemma risale all’aprile del 1949, quando l’incarico venne affidato allo Studio Araldico di Genova che propose uno scudo di rosso, la solita fascia d’argento per rappresentare la strada che collega il paese con gli altri Comuni, un albero di verde e infine una vacca bianca pezzata sulla campagna di verde. Questo progetto rimase nel dimenticatoio e nessuno lo riesumò, neanche quando fu approvato il secondo progetto attorno agli inizi degli anni Ottanta. Il significato dei simboli di questo stemma bellissimo, comunque evidente, viene tramandato da voce popolare. Nello scudo risaltano le montagne quale elemento caratteristico del paese che si trova su un altopiano del monte Costolone, proprio sopra l’abitato di Argegno, all’imbocco della Valle d’Intelvi. Il lago, dal quale sorgono le montagne retrostanti, è rappresentato dalla pezza araldica della campagna d’azzurro. Il colore d’oro del fondo è la luce, il sole che domina il paese per tutto l’anno rendendo anche l’inverno meno opprimente. Nella parte alta dello scudo, proprio sopra le montagne, è posizionata in volo, con una postura elegante, l’aquila per rievocare il corvo reale, una specie protetta in via d’estinzione che viveva in quelle zone. Lo stemma fu approvato con il decreto del presidente della Repubblica del 16 giugno 1982.