Interzato in fascia; il primo, d’oro, all’aquila di nero; il secondo, di azzurro, alla lettera maiuscola P, d’oro; il terzo, di rosso, alle tre stelle di otto raggi, d’oro, ordinate in fascia. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole di nero, IN HOC SIGNO VINCES.
Prima di arrivare allo stemma definitivo di Ponna, il Comune ne aveva proposto uno molto simile con un ramo di castagno per ricordare la tipologia arborea più frequente nella Valle d’Intelvi; un motivo a spirale per le probabili origini celtiche del paese; e le tre stelle disposte orizzontalmente, ciascuna delle quali simbolo delle frazioni di cui è composto il paese. Lo stemma non trovò consenso all’Ufficio Araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che propose quello attuale. L’aquila nel primo campo superiore dello scudo su fondo d’oro allude alla posizione elevata sui monti del Comune. La lettera P d’oro, iniziale del paese, tradizione araldica entrata in uso nei piccoli Comuni, è circondata dal colore azzurro per evocare la Valle d’Intelvi e i corsi d’acqua che la percorrono interamente. Le tre stelle, disposte secondo il disegno precedente, sono espressione delle identità comunitarie di Ponna Superiore, Media e Inferiore. Il motto di Costantino stampato su un supporto alla base dello scudo ricorda che il paese fu abitato sin dall’epoca romana, come testimoniato da una tomba scoperta nel centro di Ponna Inferiore. Lo stemma fu concesso con il decreto del presidente della Repubblica il 25 ottobre 2000.