D’argento, al Santuario al naturale fondato su una montagna rocciosa movente dalla punta; al capo di rosso caricato da quattro scettri di oro in palo.
Il progetto dello stemma, approvato con delibera del 25 novembre 1967 dal consiglio comunale presieduto dal sindaco Alfredo Galli, rievoca la storia di Ramponio Verna e la sua posizione geografica. I quattro scettri di oro su fondo rosso del capo, la parte superiore dello scudo, testimoniano il possesso feudale delle famiglie Rusca, Pusterla, Marliani e Riva. La montagna rocciosa, costituita da speroni e segnata da profondi dirupi, caratterizza il paesaggio che si incontra arrivando in questo paesino. La sua raffigurazione rende con efficacia e semplicità l’idea delle alture del territorio, ma soprattutto mette in risalto la grazia e le linee pure del santuario, il vecchio cenobio costruito in onore di san Pancrazio. La chiesa sorge su un piccolo pianoro a mezza costa del monte Pinzernone, lungo il versante sinistro della Valle di Osteno. Lo stemma del Comune di Ramponio Verna fu concesso il 2 aprile 1968, mentre il gonfalone, il drappo sul quale è ricamato l’emblema, fu decorato con la croce al valor militare, conferita dal Ministero della Difesa il 19 giugno 1974. Si legge nelle motivazioni che: «Il paese, sostenne coraggiosamente le forze partigiane locali, dando alla causa della libertà apprezzabile contributo di valore e di sacrificio».