D’argento, al capo palo partito di verde e d’azzurro, caricato da quattro stelle d’oro di otto raggi, poste in palo, sulla partizione.
Proposto da Carletto Genovese (vedi il nuovo stemma nell’apposita sezione)
Con la confluenza dei quattro Comuni, tra cui Ossuccio, Lenno, Mezzegra e Tremezzo, è sorta la nuova realtà comunale denominata Tremezzina, territorio che si trova a metà strada tra l’inizio e la fine del lago di Como. Tutti i Comuni possedevano uno stemma. Ossuccio una fiamma per ricordare gli episodi bellicosi durante la guerra decennale tra Como e Milano; Lenno un tempietto di quattro colonne; Mezzegra conservava nel suo scudo l’emblema dei Brentano, raffigurando al suo interno la brenta, tipica gerla; infine Tremezzo la fenice che risorge dalle fiamme. L’impostazione dello stemma attuale, ancora del tutto in fase di progettazione, è stato proposto da Giovanni Scarpitta, curatore dello Stemmario Araldico della Provincia di Padova. La parola Tremezzina è sicuramente l’elemento caratteristico, perché appunto designa la sua particolare posizione nel lago di Como. Il capo palo di verde e di azzurro, una sorta di lettera T, ricorda certamente il nome del paese ed evoca le montagne e il lago. Le quattro stelle a ridosso della linea di divisione, i nuclei originari. Ma diverse altre proposte sono al vaglio per arrivare alla forma finale dello stemma.