Troncato; nel primo, di azzurro, al monte all’italiana di tre colli, d’oro, fondato sulla linea di partizione e accompagnato da quattro stelle di otto raggi, d’oro, poste negli angoli; nel secondo, inquartato di rosso e di argento, al crivello d’oro, attraversante in cuore.
Concessione, 9 febbraio 1994
Il primo progetto dello stemma di Veleso, risalente al periodo in cui il piccolo paese si staccò da Zelbio nel 1948, oltre a ricordare la sua posizione montana, voleva rendere testimonianza del proprio passato. Nello scudo partito, diviso in due da una linea verticale, a destra, su fondo d’azzurro, era presente un monte all’italiana di tre cime; a sinistra, ulteriormente suddiviso in tre parti da linee orizzontali, vi trovavano posto gli stemmi delle famiglie feudatarie di Veleso: i Crivelli rappresentati da un crivello su fondo diviso in quattro parti, d’argento e di rosso; la famiglia Pallavicino da cinque stelle di quattro punte su fondo d’argento e la famiglia Casnedi dal leone passante di rosso e dal castagno fruttato d’oro di sei ricci. Ovviamente questo progetto non fu accolto per la complessità dei numerosi simboli. Lo stemma attuale sintetizza in modo semplice e originale le insegne nobiliari raffigurate nel precedente e ricorda, con il monte all’italiana di tre colli, la sua posizione montana. Le stelle simboleggiano il paese stesso, la frazione Erno e l’agglomerato di case sparse conosciuto con il nome di Gorla. Lo stemma fu approvato con il decreto del presidente della Repubblica il 9 febbraio 1994.