Troncato; nel primo, d’azzurro al fiume d’argento, ombrato del campo, ondeggiante in fascia, accompagnato in capo da una corona all’antica d’oro ed in punta da due api montanti dello stesso; nel secondo, di rosso, all’albero d’oro, terrazzato di verde, alla vite al naturale, pampinosa di tre, fruttifera di due, accollante il tronco; sullo sfondo una giogaia di cinque vette al naturale.
Il ridondante stemma di Veniano, studiato dalla stessa amministrazione, ricorda nel troncato, cioè uno scudo diviso in due da una linea orizzontale passante per il centro, le due frazioni di cui è composto il paese: Superiore e Inferiore. Nella parte alta dello scudo, su fondo azzurro, la corona all’antica è il simbolo della concessione di queste terre, compresi i territori di Turate e di Mozzate, da parte di Liutprando, re dei Longobardi, in dono al monastero di San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia. Il fiume ondeggiante in fascia, in orizzontale, ombrato cioè con delle onde dello stesso colore del fondo, ricorda il torrente Antiga, che lambisce il territorio in ridente posizione; mentre le api sono il simbolo dell’attività industriale particolarmente fiorente in questo Comune. Nella seconda parte del troncato, quella inferiore, su fondo di rosso, l’albero d’oro e la vite, accollata al suo fusto, rappresentano le principali attività agricole che costituivano nel passato la maggiore risorsa economica del paese e il parco della Pineta. La giogaia di monti vuole rappresentare il profilo delle Alpi, visibili da tutto il territorio poiché l’abitato sorge su un altopiano. Lo stemma fu concesso con regolare decreto del presidente della Repubblica del 14 luglio 1975.